Questa raccolta di saggi e articoli mescola, come dice il titolo stesso, argomenti diversi. In maniera anche provocatoria, Michèle Roberts riassume con queste tre parole ciò di cui si occupa nella sua scrittura e questa è anche la sua risposta quando le chiedono di cosa scrive. In effetti, è facile far rientrare in queste tre grandi tematiche qualsiasi cosa. Lei però ci parla anche della scrittura e del lavoro dello scrittore, anzi, direi che è questo il nucleo centrale, al di là della provocazione del titolo. Cosa significa essere scrittrici oggi? Ce lo racconta sia attraverso la sua esperienza, che attraverso l’analisi delle opere di sue colleghe e, soprattutto, della ricezione da parte del pubblico e della critica.
Tra le recensioni di altre autrici ho apprezzato ‘On Fairy Tales and Their Tellers’, che passa in rassegna la scrittura di Marina Warner e Angela Carter, dal punto di vista della decostruzione di una tradizione favolistica consolidata (almeno nell’Occidente). Avendo ammirato moltissimo Indigo, mi sono ritrovata pienamente nella presentazione dell’autrice e delle sue teorie sulla fiaba.
Ho trovato interessante il contributo intitolato ‘A Note on Jane Eyre as a Vampire Novel’, in cui ricerca elementi di vampirismo nel romanzo che scopriamo essere il suo preferito. L’atmosfera gotica è ormai riconosciuta universalmente, si è parlato degli elementi gotici di questo romanzo per anni, ma non di vampiri. L’autrice ha scovato e condivide con il suo pubblico alcuni riferimenti diretti: nel ventesimo capitolo si parla di Bertha come di una succhiatrice di sangue e nella famosa scena della distruzione del velo da sposa, Jane è molto esplicita al riguardo, paragonando l’apparizione a “the foul German spectre - the vampire”.
A DISQUISITION ON FOOD, SEX AND GOD
This collection of essays and articles mixes different topics, as the title states. Michèle Roberts uses three provocatory words to summarise what she usually deals with in her work… that’s also what she usually answers when people ask her what she writes about. But she also talks about writing and the job of the writer… indeed, that’s the main topic of the book. What does it mean to be a writer today? She tells us through her experience but also the analysis of other writers’ work and, above all, the reception of the public and critics.
I really appreciated ‘On Fairy Tales and Their Tellers’ with her careful review of Marina Warner and Angela Carter. She starts from a deconstructionist point of view on traditional fairy tales and, as I had loved Indigo, I totally agreed with Michèle Roberts.
I also liked the article ‘A Note on Jane Eyre as a Vampire Novel’, in which she looks for vampire elements in her favourite novel. The gothic atmosphere has been universally recognized, and critics have talked for years of the gothic elements in this novel, but they have never mentioned vampires. Ms Roberts has found some direct references. Among them, in the 20th chapter Bertha is described as a blood sucker and in the famous scene where she destroys the bridal veil, Jane is very explicit comparing the apparition to “the foul German spectre - the vampire”.
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