28 feb 2024

L’umorismo graffiante di MARTIN ROWSON

 

Read it in English

Martin Rowson è principalmente un vignettista inglese, del tipo MOLTO dissacrante, famoso soprattutto per la serie di vignette satiriche contro Boris Johnson. 

Non vado pazza per le vignette politiche e mi sembrava più inerente al mio percorso l’esplorazione dell’aspetto umano che mi offrivano testi come Stuff (in primo luogo) ma anche The Dog Allusion. Sono infatti quelli che ho ordinato: non ho resistito alla tentazione di farmi due risate su Dio e sugli animali. Purtroppo, però, mi sono resa conto che entrambi i testi erano molto distanti da ciò che mi aspettavo: The Dog Allusion è più filosofico che satirico e Stuff è talmente personale e autoreferenziale da farmi sentire esclusa totalmente da ogni riferimento. E’ certamente il racconto di una famiglia attraverso gli oggetti, i luoghi e i loro ricordi ma in ordine così sparso e con così tanti riferimenti noti solo all’autore che ad un certo punto non riuscivo più a capire di chi si stesse parlando, nè riuscivo a farmi una linea del tempo mentale della storia di questa famiglia. Probabilmente è più apprezzabile da parte di chi è coinvolto o conosce Rowson meglio di quanto lo conosca io.

A questo punto mi ero arresa all’idea di acquistare anche una graphic novel, ma alla fine mi sono imbattuta per caso in rete in un articolo intitolato Dark Magic, che ha come argomento principale il ruolo della satira, i tabù e l’offesa. Ho finalmente trovato il tono che cercavo in The Dog Allusion

Il testo si apre con un assunto che condivido pienamente: l’offesa è una questione totalmente soggettiva. Sì, è vero che ci sono alcuni argomenti considerati tabù la cui sola menzione è offensiva per la maggior parte delle persone, ma anche per questi Rowson fa riflettere: ci sono o ci sono state intere società che hanno trovato perfettamente normali anche questi tabù. Ci ricorda altresì che i tabù non sono altro che il risultato di un profondo condizionamento sociale e culturale e che la capacità di infrangerli dà grande potere: non c’è cosa peggiore da fare ad un nemico se non infrangere i suoi tabù. In tutto ciò l’umorismo ha un suo ruolo molto speciale nello scardinare un tabù… in teoria senza recare offesa: ecco il lavoro dell’umorista, sempre in bilico, con il perenne rischio di sconfinare nell’offesa imperdonabile. 

It’s my job, as a satirical cartoonist, to give offence. 

Giustificabile, seguendo il suo ragionamento, nel momento in cui l’oggetto della satira è più potente di chi la fa, nella grande tradizione umoristica inglese da Pope, Swift, Hogarth e Gillray, etc.

Caricature can be described as a type of voodoo – doing damage to someone at a distance with a sharp object, albeit in this case with a pen.









MARTIN ROWSON'S SARDONIC HUMOUR
Martin Rowson is mainly an English cartoonist, of the VERY irreverent type. Above all, he’s famous for the series of satirical cartoons on Boris Johnson. I’m not crazy about political cartoons and I thought that works like Stuff (in the first place) and The Dog Allusion offered the possibility of exploring Rowson’s human side, which is more related to my literary journey. So, I ordered both: I couldn’t resist the temptation to have a laugh about God and animals. Unfortunately, I soon realised the two books were very different from what I had expected: The Dog Allusion is more philosophical than satirical and Stuff is so personal and self-referential that I felt completely excluded from any reference. It’s the story of a family through their objects, places and memories but in such a scattered order and with so many specific and personal references that I couldn’t understand what (or whom) he was telling about, nor could I make a mental timeline of the story of the author’s family. Those who are familiar with Rowson would probably appreciate the book more than I did. 
I was thinking about buying one of his graphic novels, when I came unexpectedly across  an online article titled Dark Magic, on the role of satire, taboos and offence. That was exactly the tone I was looking for in The Dog Allusion. The article opens with an assumption I totally agree with: offence is totally subjective. Well, it’s true that some issues are considered taboo and the mere mention is offensive to most people, but Rowson reminds us that entire populations in the past had found those taboos normal. He also reminds us that taboos are just the result of a deep social and cultural conditioning. Breaking them gives great power: there’s nothing worse than breaking your enemy’s taboos. Humour has a special role in it… without causing any offence, in theory: that’s exactly the job of the humorist, always hovering, with the constant risk of trespassing into unforgivable offence.

It’s my job, as a satirical cartoonist, to give offence.
 
According to Rowson it’s justifiable whenever the object of satire is more powerful than the humorist… in the great humorous tradition of Pope, Swift, Hogarth and Gillray.

Caricature can be described as a type of voodoo – doing damage to someone at a distance with a sharp object, albeit in this case with a pen.

Nessun commento:

Posta un commento