Michael Rosen in questo libro ricostruisce parti del suo albero genealogico a partire dai ricordi… alla ricerca di parenti perduti, in alcuni casi dimenticati, perchè il periodo a cui deve risalire è molto, molto difficile: la Seconda Guerra Mondiale. Gli ostacoli sono tanti, a partire dalla reticenza dei membri stessi della famiglia, ma anche data la difficoltà di reperire documenti, vista la distruzione di molti di essi nei tentativi di nascondere le terribili azioni perpetrate ai danni di milioni di famiglie ebree. Anche grazie ad Internet il puzzle pian piano prende forma e Rosen prova a scendere fino alle radici di quell’albero. In realtà le notizie trovate, alla fine, sono poche e potevano essere risolte in un breve capitoletto, ma il modo che ha Rosen di raccontarle e la suspence che riesce a creare, tengono il lettore incollato fino all’ultima pagina.
Si tratta di una lettura molto scorrevole e piacevole, intervallata da documenti, fotografie e anche brani poetici. Emerge un filo conduttore, l’importanza di parole come ‘remember’ e ‘share’, entrambe in forte connessione con ‘write’: scrivere è un modo per non dimenticare ed anche per condividere ciò che hai dentro con gli altri che, se si identificano, ripercorrono i tuoi stessi passi.
Come ho accennato, c’è un dialogo tra poesia e narrazione, come se certe emozioni potessero essere comunicate solo attraverso la poesia.
E’ il diario di un viaggio molto particolare, verso le origini e dentro sè stesso.
THE MISSING: A JOURNEY IN SEARCH OF HIMSELF
Michael Rosen tries to reconstruct his family tree starting from memories… in search of lost relatives, some of them forgotten because of the period to go back to: World War Two. There are many obstacles, starting from the resistance of family members, but also because of the difficulty of finding documents -many documents had been destroyed in an attempt to hide the terrible actions against the Jews.
And it is also thanks to Internet that slowly the pieces of the puzzle take place and Rosen tries to go down to the very roots of the tree. Actually, the news are very few and maybe he could solve the riddle in just a short chapter, but the way Rosen tells us all and the suspense he can create keep the reader glued until the last page.
It’s a smooth and pleasant read, interspersed with documents, photographs and also poems. A common thread is clear, the importance of words like ‘remember’ and ‘share’, both connected with ‘write’: writing is a way to avoid forgetting but also to share what you have inside… and if others identify with your story, they’ll retrace your steps.
As I mentioned, there is a dialogue between poem and narration, as if certain emotions could be communicated only through poetry.
It’s a very peculiar journey, to one’s origins and inside himself.
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