Autore che non ha bisogno di presentazioni, Philip Pullman è notissimo per la saga fantasy Queste oscure materie e per i premi che ha ricevuto in seguito.
Naturalmente, non essendo una grande fan del fantasy, ho scelto di avvicinare l’autore attraverso altre opere. Innanzi tutto un’altra serie che ha avuto il merito di far conoscere l’autore al mondo, anche se successivamente è stata surclassata da His Dark Materials: si tratta dei libri incentrati sulla figura di Sally Lockhart. L’ambientazione mi è sicuramente più congeniale: Londra, fine ‘800, misteri alla Sherlock Holmes.
Ma torniamo all’autore, molta della sua creatività si è probabilmente formata negli anni in Africa e in Australia, a seguito del padre prima e del patrigno poi, entrambi piloti della RAF nelle colonie. Il contatto con culture molto diverse tra loro ha sicuramente trovato riscontro nelle sue opere. Rimasto orfano di padre in tenera età (7 anni), svilupperà questo tema nelle sue opere: l’eroina de Il rubino di fumo diventa orfana proprio all’inizio del romanzo, così come la maggior parte dei suoi piccoli eroi.
Laureatosi ad Oxford, ha fatto l’insegnante per anni per poi iniziare a scrivere e scoprire di avere un dono nella narrativa per ragazzi. Anche gli anni di insegnamento lo hanno segnato, probabilmente affinando le sue competenze con il pubblico adolescente.
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