3 mar 2019

Jane Austen tra Facebook e iPod

Read it in English
Non è la prima volta che mi imbatto in adattamenti da Jane Austen ed ho già ammesso di essere affetta dalla ‘Sindrome di Jane Austen’ ... mi riferisco a quell’irresistibile tentazione di comperare qualsiasi cosa ricordi in qualche modo la scrittrice inglese. Che ci volete fare? E’ più forte di me. Per fortuna, a quanto pare, sono in nutrita compagnia!
Nessuna sorpresa, quindi, se tra i libri di Joanna Trollope ho scelto di leggere proprio questo: un adattamento di Ragione e sentimento… non potevo perdermelo!
Fin dalle prime pagine mi sono resa conto che la mia Austen era arrugginita, soprattutto per quanto riguarda Ragione e sentimento. in effetti ho sempre preferito Orgoglio e pregiudizio e relativi rifacimenti divorandoli uno dopo l’altro. Dato che ricordavo poco della successione degli eventi in Ragione e sentimento ho optato per una lettura in tandem delle due opere… ho così proceduto con entrambi i testi in parallelo, per rendermi conto della differenza.
Come dice la Trollope stessa questo non è un sequel nè un rifacimento: sono i personaggi della Austen ma con una voce nuova. Si tratta di una voce moderna. La squadra è la stessa, ma l’atmosfera è contemporanea. Spesso ci sono parallelismi tra le vicende ma ogni tanto la versione moderna sorprende. 
Se qualcuno si fosse chiesto: cosa succederebbe oggi a Marianne ed Elinor? Trollope conosce la risposta. Se pensavamo che la sensibilità di Marianne e la rigida moralità di Elinor non avrebbero trovato spazio nel mondo moderno ci sbagliavamo.
Mi è sembrato che la Trollope cercasse di fare ciò che ha fatto Buz Luhrmann con Romeo + Juliet: rendere moderna una storia classica dando l’impressione di non aver cambiato nulla… ma senza riuscirci purtroppo. L’operazione di traslitterazione (come chiamerei la modernizzazione dei personaggi messa in atto da Joanna) vede:
-la villa trasformata in un bed and breakfast (così si giustifica la necessità d lasciare la casa) 
-Edward uscire da Eton (per dare prestigio al personaggio)
-la sensibilità di Marianne resa attraverso la lettura di Shakespeare, le poesie di Pablo Neruda e nel suonare la chitarra sulle note di Taylor Swift
-i personaggi con un profilo social su Facebook (non so davvero cosa pensare riguardo alla scelta di far bistrattare Marianne attraverso Facebook)
-Sir John, il cui benessere deriva da un’azienda di abbigliamento casual che usa Elinor come modella.
In alcuni punti, però, la magia veniva dissolta da elementi che proprio non sono risucita a tollerare: vedere Marianne ed Elinor alle prese con spazzolini e filo interdentale, iPod, Nintendo. Willoughby che invece di arrivare a cavallo arriva a bordo di una Aston Martin… e la scenata di Marianne che finisce su YouTube.






JANE AUSTEN BETWEEN FACEBOOK AND IPOD
It’s not the first time I’ve read books inspired by Jane Austen and I’ve already confessed my ‘Jane Austen syndrome’... I’m referring to that irresistible temptation to buy ANYTHING reminding me of the British writer. What can I do? I can’t help it. But I’m not alone… I’m in good company.
No surprise, then, that I’ve decided to read this book by Joanna Trollope: it’s a modern version of Sense and Sensibility…. I really couldn’t miss it!
From the very first pages I realized that my Austen was ‘rusty’, especially as regards Sense and Sensibility. As a matter of fact my favourite has always been Pride and Prejudice. Since I had the impression of remembering very little of the order of events in the original story I decided for a tandem reading of the two books… 
When Ms Trollope introduces her book she’s clear about the fact that it’s not a sequel nor a remake of the original story: she used Austen’s characters but with a new voice. A modern voice. The ‘team’ is the same but the atmosphere is contemporary. There are often parallelisms between the two stories but every now and then the modern version takes the reader by surprise. 
Has anybody ever wondered what would happen to Marianne and Elinor in today’s world? Well, Ms Trollope knows the answer. In case you thought Marianne’s sensibility and Elinor’s rigid morality couldn’t find a place in the modern world… you were wrong… well, WE were wrong.
I had the impression that Joanna Trollope tried to emulate Buz Luhrmann’s ability to make a modern version of a classic story (Romeo + Juliet) giving the impression that nothing has really changed. Unfortunately, I don’t think she’s been successful in that.
The ‘transliteration project’ (that’s how I would call the modernisation of Austen’s characters made by Ms Trollope) involves:
-the girls moving because the mansion is to be transformed in a bed and breakfast
-Edward being an Etonian (this seems to give the character prestige)
-Marianne’s sensibility conveyed through Shakespeare’s books and Pablo Neruda’s poems as well as playing the guitar and listening to Taylor Swift
-the characters having social profiles on Facebook (I really don’t know what to think of Marianne’s rejection scene on Facebook)
-Sir John having a company producing casual clothing… and employing Elinor as a model.
I must admit that there have been elements I really couldn't stand: Elinor and Marianne struggling with floss, toothbrush, iPod, and Nintendo; Willoughby in an Aston Martin  instead of on horseback; Marianne’s outburst on YouTube… well, these were the things that have made all the magic vanish to me.

Scarica gli articoli relativi a Joanna Trollope come eMagazine:

Nessun commento:

Posta un commento