24 set 2013

The Cleaner of Chartres: Misteri in cattedrale

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Questo libro di Salley Vickers racconta la storia di Agnes Morel, una misteriosa donna che il parroco di Chartres aveva trovato addormentata in una nicchia della famosa cattedrale e che, da allora, vive e lavora nella ridente cittadina francese. Agnes è di poche parole, ma è umile e lavora bene e presto si guadagna la fiducia e la simpatia degli abitanti.
Un evento banale, però, dà l’avvio ad un vortice al cui centro si trova proprio lei, che ne viene poco a poco inghiottita.
L’artefice di questa situazione è Madame Beck, a dimostrazione che l’invidia e la cattiveria possono colpire chiunque.
All’improvviso il passato travagliato di Agnes torna a galla, pezzo dopo pezzo, fino a travolgerla completamente. In tutto ciò ognuno dei cittadini di Chartres ha un piccolo ruolo ed il lettore si trova ad interrogarsi curioso su chi l’aiuterà o la ostacolerà.
Molto bella la recensione di Mina che ravvisa nel romanzo della Vickers elementi della fiaba: l’eroina, il cattivo (in questo caso, la cattiva), gli aiutanti, il principe azzurro, il castello e perfino il lieto fine.

La Chartres descritta nel libro sembra proprio un’ambientazione da fiaba e così i suoi abitanti, ciascuno dei quali viene descritto non solo in quanto funzionale alla storia di Agnes. Il lettore sviluppa le sua simpatie e antipatie ed è altrettanto curioso di seguire alcune delle vicende che li riguardano come se fossero essi stessi i protagonisti.
La cattedrale viene descritta dettagliatamente fin dalle prime righe:

Alla cattedrale è strettamente connesso un labirinto, simbolo che accompagna Agnes nel corso degli anni ed è la ragione per cui Agnes sceglie proprio Chartres per ricominciare una nuova vita e sfuggire al passato.  Non mancano riferimenti all’originario mito del Minotauro a significare la stretta connessione a livello simbolico, che vede come punto fondamentale il percorso più che il disegno stesso, secondo i pellegrinaggi medievali. In questo senso il riferimento la mito aggiunge l’idea che il percorso è possibile solo con l’aiuto di qualcuno, così come accade ad Agnes.




THE CLEANER OF CHARTRES: MYSTERY IN A CATHEDRAL
This books by Salley Vickers tells the story of Agnes Morel, a mysterious woman the priest of Chartres had found sleeping in one of the niches of the famous cathedral and, since then, has been living and working in the precious French little town. Agnes is a taciturn woman, but she’s humble and a good worker, so she soon gains sympathy and respect. But a trivial fact gives way to a vortex of events that has Agnes at its centre. The The craftswoman of this situation is Madame Beck, a proof that envy and evil can hit anyone. Suddenly a troublesome past emerges, piece after piece, until it overwhelms Agnes completely. Each of Chartres citizens have a big or small role in all this and the readers wonders about who will help/hinder Agnes. I really liked Mina’sreview, seeing in Ms. Vickers’ novel elements of the fairy-tale: the heroine, the villain, the helpers, the prince, the castle and even the happy ending.
The town of Chartres as it is described in the book is like a fairy-tale setting and its inhabitants are fairy-tale creatures, each carefully described not only for his/her relation to Agnes. The result is that the reader is curious to follow some of their personal events as if they were the very protagonists of the book. The cathedral is described in detail from the very first lines: “The old town of Chartres, around which the modernt own unaesthetically sprawls, is built on a natural elevation that rises from a wide, wheat-growing plain in the region of Beauce in central France. Visitors and pilgrims, who since earliest times have made their ways to the ancient site, can see the cathedral of Notre-Dame from many miles off, the twin spires, like lofty beacons, encouraging them onwards.”
The cathedral is strictly related to a labyrinth, which is a symbol following Agnes during her early years and it’s the reason why she chose Chartres to start a new life and escape her past. There are also references to the originary myth of the Minotaur to reinforce the symbolic relationship and sees the journey rather than the route as its most important element, according to Medieval pilgrimages. In this sense, the reference to the Minotaur myth adds the idea that the journey is possible only with the aid of somebody, that is exactly what happens to Agnes.

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