28 ago 2017

Ann Turnbull: Perfino Nannerl Mozart fu vittima dei pregiudizi della sua epoca

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Il libro fa parte di un progetto che ho trovato affascinante: sei storie scritte da tre autrici diverse ma che hanno in comune un unico edificio. Tutte le vicende, infatti, ruotano attorno all’abitazione al numero 6 di Chelsea Walk (Londra) ma in periodi storici diversi, a ricostruire una sorta di biografia della casa… e tutte hanno una giovane come protagonista. 
La piccola Mary Ann vive nel XVIII secolo, epoca nella quale la casa è un collegio per giovani fanciulle: Mary Ann ha grandi ambizioni (vorrebbe diventare una cantante lirica in un momento in cui tutto ciò che era collegato al teatro era semplicemente inaccettabile per una donna), che si scontrano però con il fallimento degli affari del padre, che commercia in schiavi dall’Africa. Il tema principale è la fragilità dei destini femminili, legati inevitabilmente alle decisioni di padri e mariti oltre che alle aspettative rispetto al ruolo della donna nella società: lo si trova nella rabbia e disperazione della protagonista quando le vien fatto capire bruscamente che non potrà proseguire la scuola che adora (mentre il fratello non dovrà rinunciare alla sua istruzione) ma riecheggia anche negli altri personaggi femminili seppur appena delineati. Innanzi tutto vi si allude nella figura di Miss Mozart, personaggio speculare alla protagonista già nel titolo del romanzo e nella scelta dell’omonimia: anche se per Mary Ann si tratta di una figura esemplare della possibilità di una giovane di intraprendere una carriera musicale, in realtà il lettore sa bene di non aver mai sentito nominare la sorella di Mozart, la quale infatti scomparve dalle scene non appena fu in età da marito, per assumere quel ruolo che tanto spaventa la piccola Mary Ann. Anche le vicende del fidanzamento della sorella maggiore tradiscono la fragile condizione femminile: appena la dote viene diminuita in seguito alle sfortune economiche del padre, Harriet riceve il benservito dal fidanzato, che Mary Ann giudicava ‘rather old and dull’ oltre a non spiegarsi come mai il fidanzamento non potesse resistere alla notizia, finchè la sorella stessa la riporta alla brusca realtà: “Have you been reading romances, Mary Ann? You know love has nothing to do with it. It is my fortune that matters.” Il tema in questione è ulteriormente richiamato dalla figura di Mrs. Corelli che, in quanto vedova, ha dovuto abbandonare la carriera teatrale alla morte del marito per rifugiarsi tra le mura del collegio come istitutrice. L’unico personaggio che sembra aver seguito il cuore è la madre, la quale sembra essersi sposata senza il consenso della famiglia e che si ritrova improvvisamente impoverita in seguito ai rovesci di fortuna del marito mercante, come aveva previsto la sua famiglia. 
L’evento principale della storia, dal punto di vista di Mary Ann, è l’uscita delle ragazze ai Giardini di Ranelagh per assistere ad un concerto (che prevede anche l’esibizione di Mozart e della sorella): nel 1765 (anno in cui è ambientato il romanzo) i Giardini erano di gran moda e i concerti venivano organizzati nella rotunda, una costruzione circolare in stile rococo che si trovava al centro, della quale ho trovato due illustrazioni, una dell’esterno ed una dell’interno: 

Si tratta della prima uscita pubblica delle signorine del collegio alla quale vengono preparate per quanto riguarda i comportamenti da tenere ma per Mary Ann questa uscita è molto più importante: la rivelazione di Nannerl Mozart è per lei una conferma della possibilità di realizzare i suoi sogni e quando ripete l’esperienza per esibirsi con la servetta Jenny si accorge presto di quanto sia diversa l’uscita notturna rispetto a quella effettuata secondo le regole del decoro. Le atmosfere del romanzo richiamano in qualche punto il libro di Francis Hodgson Burnett, La piccola principessa, anch’esso ambientato in una scuola per signorine di Londra. 
Per approfondire la figura della sorella di Mozart, consiglio questo articolo sull’Huffington Post: “Maria Anna Mozart suonava meglio di Wolfgang. Ma fu costretta a smettere per imparare a cucire e trovare marito” 
Per entrare nelle atmosfere del romanzo: 
-Nymphs and Shepherds di H. Purcell; 
-Oh the pleasure of the plains di G. F. Händel; 
-Arie da The Beggar’s Opera di J. Gay;






ANN TURNBULL: MARY ANN & MISS MOZART
The book is part of a very fascinating project: six stories written by three different authors but with a building in common. All the plots, in fact, revolve around the house at 6, CHelsea Walk (London) but in different historical periods. It’s something like the biography of a house… and of the young protagonists who live there.
Little Mary Ann lives in the 18th century, an age when the house is a school for girls: Mary Ann has ambitions (she would like to be an opera singer when everything that has to do with theatre is simply unconceivable for a woman).Her ambitions crash when her father’s slavery business fails.
I would say that the main theme is frailty, in particular of women’s destinies, depending on father’s or husband’s decisions as well as the expectations and norms affecting women’s role in society. It is clear from the protagonist’s anger and despair when she understands she can’t go back to the school she loves -while her brother is allowed to carry out his studies. But it resounds in other female characters in the novel: first of all, Miss Mozart herself, a mirror character who reflects the protagonist. It is evident from the very title of the book and the fact that both the protagonist and Miss Mozart share the same name. Even if for Mary Ann Miss Mozart is an example of the possibility for a young girl to have a career in music, the reader is conscious of the fact that Mozart’s sister is not famous at all, since she disappeared from the stages as soon as she was in marrying age, when she took on the role Mary Ann is so frightened by. Even her sister’s engagement betrays the frail position of women: as soon as her dowry is diminished due to her father’s loss, Harriet is soon dismissed by her fiancé. The same man who was considered ‘rather old and dull’ by Mary Ann, who can’t really understand why the engagement should be broken until her sister rings her back to the harsh reality: “Have you been reading romances, Mary Ann? You know love has nothing to do with it. It is my fortune that matters.” The theme pervades other characters, too. Mrs Corelly, who, as a widow, had to leave her career in the theatre after her husband’s death and take refuge behind the walls of the school.
The only character who seems to have followed her heart is Mary Ann’s mother, who had married without her parents’ consent and finds herself impoverished after her husband’s reversal of fortune.
The main event in the story, the climax from Mary Ann’s point of view, is the visit to Ranelagh Gardens for a concert: in 1765 (year in which the novel is set) the Gardens were fashionable and concerts were held in the rotunda,  a circular rococo building in the centre of the gardens. Illustrations above.
The concert is the first occasion for the girls to be in society and behave properly, but for Mary Ann it is far more important: Nannerl Mozart is for her a revelation of the chance to realize her dreams. When she tries the experience by night with Jenny the servant, she realizes how different and dangerous it is for a woman outside the unwritten rules for decorum.
The atmosphere of the novel sometimes recalls Francis Hodgson Burnett’s A Little Princess, which is set in a school for girls in London, too.
For a deeper understanding of Mozart’s sister, read the article in the Huffington Post: “By The Way, Mozart Had An Equally Talented Sister”
For a better understanding of the atmosphere of the novel:

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