La biografia di Mary Wollstonecraft … l’avevo inizialmente scambiata
per Mary Shelley. Quindi esordirò spiegando la differenza tra le due: la prima
(in ordine cronologico) era Mary Wollstonecraft, una scrittrice e filosofa
inglese di fine 700, che sposò il filosofo William Godwin (diventando così Mary
Godwin) e morì dopo aver dato alla luce la loro bimba; la seconda era, appunto,
la loro bimba, Mary Wollstonecraft Godwin, che sposò il poeta Percy Bysshe
Shelley, diventando così Mary Shelley, nota soprattutto per aver scritto il
romanzo Frankenstein.
Come dicevo, la biografia della Tomalin riguarda la madre. Una volta
capito questo, ci si tuffa volentieri nelle atmosfere di fine settecento.
Un po’ meno interessante del solito il quadro familiare inziale. La
parte più apprezzabile, dal mio punto di vista, è la vitalità dei circoli
letterario-filosofici che Mary frequentava, il più longevo dei quali è stato
attorno agli uffici dell’editore Joseph Johnson, in George Street, di cui
facevano parte nomi quali il pittore Henry Fuseli, il filosofo William Godwin, lo
scrittore William Cowper e molti altri.
Ne emerge comunque la figura di una donna forte, orgogliosa e,
talvolta, capricciosa… sicuramente opportunista: femminista all’occorrenza ma,
una volta innamorata, desiderosa di legalizzare la propria posizione e alla
spasmodica ricerca di stabilità. Lo divenne a tal punto da sfinire il povero
William Godwin (notoriamente contrario al matrimonio), che accettò di sposarla
purchè tenessero i reciproci appartamenti e rimanessero separati. Purtroppo
morì in seguito a complicazioni dovute al parto della piccola Mary e Godwin
rimase ad occuparsi della loro bambina e della figlia che la moglie aveva avuto da una precedente relazione. Dopo
la sua morte Godwin scrisse le sue Memoirs
in cui raccontò la loro storia d’amore.
BIOGRAPHY OF AN OPPORTUNIST
Mary Wollstonecraft’s biography… at the beginning I thought it was Mary Shelley’s. So, I’m going to explain the difference between the two: the first (chronologically) was Mary Wollstonecraft, an English writer and a philosopher who lived at the end of the 18th century and married the philosopher William Godwin (becoming Mary Godwin); she died after giving birth to her daughter. The second was her daughter, Mary Wollstonecraft Godwin, who married the poet Percy Bisshe Shelley (becoming Mary Shelley); she is famous for the novel Frankenstein.
As I was explaining, Tomalin’s biography is about the
mother. Once understood that, you can gladly enjoy the atmosphere of the late
18th century. Even if the beginning, with all the details about her
family, is a little less interesting. The most valuable part, I think, is the
vitality of the literary-philosophical circles Mary joined. In particular, the
one above Joseph Johnson’s office in George Street: the painter Henry Fuseli,
the philosopher Woilliam Godwin, the writer William Cowper and many others used
to meet there.
Ms Tomalin describes a strong, proud -and sometimes
naughty- woman, but above all she was opportunistic: feminist in general but
–once in love- longing for stability and marriage. So much so that she
exhausted poor William Godwin (famous for his position against marriage),
until he accepted the idea to marry her as long as they lived in their
respective flats. Unfortunately she died after giving birth to her daughter
Mary and Godwin took care of the baby together with a daughter Mary had had
from a previous relationship. After her death Godwin wrote his Memoirs where he
told about their love story.
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