Max Porter ha rapidamente conquistato l'attenzione grazie al suo stile innovativo e alla profonda esplorazione di temi universali come il lutto, la perdita e l'identità. Prima di dedicarsi interamente alla scrittura, ha lavorato come libraio ed editore per Granta.
I temi che tratta nelle sue opere sono parte di lui: la perdita della madre quando aveva solo sei anni è un'esperienza che ha profondamente segnato la sua vita e che si riflette in modo potente nel suo romanzo d'esordio, “Grief Is the Thing With Feahters” nel quale il corvo funge da metafora per il lutto.
Anche i romanzi successivi, comunque, sono caratterizzati da tematiche forti come la diversità, il processo creativo quasi ossessivo, la crisi di identità, la rabbia giovanile… insomma, uno speleologo di quel lato oscuro dell’animo umano.